Mer. Mag 1st, 2024

Nuovo approdo sul Naviglio del Comune di Buccinasco.

Nuovo approdo sul Naviglio del Comune di Buccinasco, che a buon diritto può essere considerato un comune rivierasco

Trasporto “pulito” sui Navigli, ma le sponde preoccupano

 

Laddove un tempo c’era una piccola darsena, di cui sono rimaste solo alcune pietre delle lavandaie per volere della famiglia nobile Guidobono Cavalchini, oggi sorge il nuovo approdo sul Naviglio del Comune di Buccinasco, che a buon diritto può essere considerato un comune rivierasco, nonostante sia lambito solo per pochi metri dal Naviglio Grande nel quartiere Robarello. 

La struttura rappresenta l’opera conclusiva del progetto “Trasporti e comunicazioni pulite”, che ha coinvolto i comuni di Buccinasco (capofila), Corsico, Gaggiano e Trezzano sul Naviglio: un programma di riqualificazione e recupero ambientale, promosso da Navigli Lombardi scarl e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero delle Infrastutture attraverso Regione Lombardia. Un investimento di 665.886,34 euro, di cui il 10% a carico delle Amministrazioni Comunali e il restante 90% attraverso fondi ministeriali…


L’imbarcazione della Navigli Lombardi, quindi, d’ora in poi avrà una nuova fermata per i suoi itinerari turistici ed è importante soprattutto in vista di Expo 2015. Ma non solo, perché alla base del progetto – che insiste sul trasporto green – vi è l’idea di costituire un tracciato ciclopedonale finalizzato al collegamento con i principali nodi di comunicazione.
A tagliare il nastro, in una caldissima mattina, il sindaco di Buccinasco Loris Cereda e il presidente di Navigli Lombardi Emanuele Errico, partiti dall’approdo milanese dell’Alzaia Naviglio Grande con una delle barche che la Navigli utilizza per gli itinerari turistici.
Impossibile non notare durante il viaggio lo stato piuttosto degradato delle sponde, ammesso dallo stesso presidente Errico: “Non possiamo presentarci così all’Expo”, ha affermato, “su 140 km di canali, escludendo quindi il Naviglio di Paderno, il 90% delle sponde è fortemente degradato, la loro gestione e ripristino spettano al Consorzio Est Ticino Villoresi”. La responsabilità dello stato delle sponde non spetta quindi direttamente alla Navigli Lombardi che oggi non può lavorare in modo autonomo, perché “alla Navigli non sono state trasferite le competenze fondamentali dagli Enti soci”. 
 

Da Si&No – Maria Ficara