Tangenti dalla ‘ndrangheta, arrestati l’ex sindaco di Trezzano e un assessore

In manette anche un geometra. Avrebbero incassato mazzette per favorire la società «Kreiamo»

 

MILANO – «Un vero e proprio sistema di corruzione». Lo scrive il gip di Milano, Giuseppe Gennari, nelle 77 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere l'ex sindaco Pd di Trezzano sul Naviglio Tiziano Butturini, marito dell'attuale sindaco Liana Daniela Scundi, oggi presidente del Cda di Tasm e di Amiacque (aziende pubbliche che si occupano della tutela e della gestione delle risorse idriche nel milanese), e l'ex assessore al lavori Pubblici dello stesso Comune, oggi consigliere comunale Pdl e nel Cda di Tasm, Michele Iannuzzi. I due politici sono stati arrestati con l'accusa di corruzione nel corso di un'operazione contro la 'ndrangheta condotta dalla Dia di Milano nella zona del Parco Agricolo Sud. Agli arresti anche Gino Terenghi, geometra comunale; una quarta persona, l'imprenditore Andrea Madaffari, vicepresidente della società immobiliare «Kreiamo», già detenuto, ha ricevuto un nuovo ordine d'arresto. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip di Milano, Giuseppe Gennari su richiesta del Procuratore aggiunto della Dda Ilda Boccassini e dei sostituti Dolci, Venditti e Storari.

I PRIMI ARRESTI – L'inchiesta, che ha avuto impulso dalle dichiarazioni di un imprenditore, era stata avviata nel novembre del 2009 e aveva già portato in carcere 17 persone con il sequestro di beni immobiliari e quote societarie a carico di affiliati al clan della 'ndrangheta Barbaro-Papalia. L'indagine ha quindi portato a scoprire «plurimi episodi di corruzione» nei confronti di politici portati avanti da Alfredo Iorio e Andrea Madaffari, rispettivamente presidente e vicepresidente della società «Kreiamo». I due imprenditori furono arrestati e si trovano ora nel carcere di Opera accusati di corruzione per atti contrari ai doveri e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici d'ufficio (Madaffari anche per associazione mafiosa).

LE TANGENTI – Il contesto, secondo il giudice, è «quello di soggetti che mettono la loro intera rete di poteri e conoscenze al servizio dell'imprenditore disposto a retribuirli profumatamente». Il nuovo filone d'inchiesta ha portato alla luce un «sistema consolidato di pagamenti illeciti funzionali all'ottenimento da parte del Gruppo Kreiamo di favori» (autorizzazioni, concessioni e incarichi di consulenza) da pubblici funzionari. Da qui l'arresto di Butturini, Iannuzzi e Terenghi. Il primo è accusato di aver incassato una tangente di 5mila euro «nonché la promessa di somme di denaro, allo stato non quantificate, in percentuale sull'ammontare del conferendo incarico, in tal modo – scrivono gli investigatori – facendo mercimonio della funzione pubblica». Iannuzzi invece avrebbe ottenuto 9 mila euro (200mila quelli promessi) per «garantire l'approvazione» di un programma d'intervento su alcune aree di Trezzano. Di circa 2mila euro invece la tangente incassata da Terenghi insieme a «utilità consistite in lavori di ristrutturazione gratuiti presso la sua abitazione per un ammontare complessivo di 28.500 euro», per rilasciare un permesso di costruzione «in assenza di una relazione idrogeologica». Sequestrati agli indagati inoltre conti correnti per un valore complessivo di 256.500 euro.

Da Corriere della Sera.it – Redazione online
22 febbraio 2010